Storia di Santa Brigida, la Patrona irlandese che da schiava diventa promotrice del monachesimo in Irlanda, diffondendo il cristianesimo con opere di bene…
Il governo irlandese ha aggiunto nel 2023 una nuova festività al calendario nazionale per onorare la patrona del Paese, Santa Brigida di Kildare o Santa Brigida d’Irlanda.
Ufficialmente la sua ricorrenza cade il 1° febbraio, tuttavia il giorno effettivamente festivo è il primo lunedì di febbraio, tranne quando il giorno di Santa Brigida cade di venerdì.
La sua festa viene così celebrata in tutta l’Irlanda, ricordando la sua straordinaria storia e seguendo alcune tradizioni irlandesi. Basti pensare che il 1° febbraio è legato alla festa celtica di Imbolc, che annuncia il ritorno della primavera.
Ma chi era Santa Brigida?
Santa Brigida nacque intorno al 450 d.C. a Faughart, vicino a Dundalk nella contea di Louth. Suo padre, Dubhthach, era un capo pagano della provincia del Leinster e sua madre, Broicsech, era cristiana. Si pensa che la madre di Brigida nacque in Portogallo, ma che fosse stata rapita dai pirati irlandesi e portata in Irlanda per lavorare come schiava.
Il padre le diede il nome di una delle dee più potenti della religione pagana: la dea del fuoco, le cui manifestazioni erano il canto, l’artigianato e la poesia, che i celti consideravano la fiamma della conoscenza.
Le leggende sulla sua santità iniziano sin da piccolissima. Una di queste narra che vomitasse quando un druido cercava di nutrirla, tanta era l’impurità di quell’uomo celtico pagano.
Santa Brigida trascorse la sua infanzia nella fattoria del padre come schiava, cucinando, pulendo e allevando bovini e pecore. Era nota per la sua notevole generosità. Ci sono innumerevoli storie di miracoli sulla sua carità che sono state tramandate. Ad esempio, si dice che quando produceva il burro, ne dava una grossa porzione ai poveri, ma poi la quantità di burro prodotto ritornava ai livelli originali. A chi le chiedeva perché aiutasse i poveri, lei rispondeva che “Cristo è nella persona di ogni povero che crede” e che trovava difficile negare a Cristo del cibo.
In giovane età il padre voleva trovarle un marito e le organizzò un matrimonio. Ma Santa Brigida aveva già fatto voto di rimanere nubile, di restare sempre casta e di compiere l’opera di Dio, occupandosi di poveri, malati e anziani. La leggenda narra che pregò che le venisse tolta la bellezza, in modo che nessuno volesse sposarla. La sua preghiera fu esaudita. Riacquisterà la sua bellezza solo dopo aver pronunciato i voti.
Nel frattempo, la carità di Brigida continuava a far arrabbiare il padre, che pensava fosse troppo generosa con i poveri. Quando alla fine regalò la sua spada tempestata di gioielli a un lebbroso, capì finalmente che sua figlia sarebbe stata più adatta alla vita religiosa.
All’età di 15 anni, Santa Brigida poté finalmente diventare suora e, con l’approvazione del vescovo Melis di Ardagh, insieme ad altre sette vergini consacrate, formò la prima comunità monastica femminile in Irlanda. Le monache si stabilirono nel 471 a Druin Criadh, nei pressi della moderna città di Kildarre, o Cill Dara in gaelico, che significa chiesa della quercia. Qui fu costruito un monastero sopra il santuario pagano della dea celtica Brigid, che si trovava appunto sotto una grande quercia. Questo monastero era unico nel suo genere, poiché ospitava due istituzioni monastiche, una per uomini e una per donne.
L’abbazia di Kildare divenne una delle più prestigiosi d’Irlanda e di tutta l’Europa cristiana. Nonostante le risorse limitate, sembrava che non mancassero mai cibo e provviste per le opere di bene. Inoltre, divenne famosa per le sue opere d’arte, in particolare per gli splendidi manoscritti miniati.
Come madre badessa, Brigida esercitò un notevole potere, ma fu una superiora molto saggia e prudente.
Quello di Kildare fu solo il primo di molti monasteri e chiese che riuscì a fondare, tant’è che le si attribuisce il merito di aver dato inizio al movimento monastico, che si diffuse in tutta l’Irlanda, permettendo a monaci e monache di vivere una vita devozionale fatta di solitudine, preghiera e lavoro fisico.
Il miracolo più famoso che le viene attribuito racconta del suo incontro con il re del Leinster, al quale si rivolse per chiedere un terreno dove costruire un convento. Il re, deridendola, le rispose che avrebbe potuto avere la quantità di terra che il suo mantello poteva coprire. Lei si tolse il mantello dalle spalle e lo gettò a terra dove, con stupore, si allargò, coprendo molti acri. A questo punto il re cadde in ginocchio davanti a Brigida e le promise il terreno, del denaro, cibo e provviste. Poco dopo si convertì, divenne cristiano e iniziò ad aiutare i poveri.
Il miracolo del mantello di Santa Brigida fu il primo di molti miracoli che ella operò per il popolo irlandese.
Non meno importante è il fatto che fosse buona amica di San Patrizio. La loro amicizia è ben documentata nel “Libro di Armagh” (capolavoro miniato) del IX secolo: “Tra San Patrizio e Santa Brigida, i pilastri del popolo irlandese, c’era una così grande amicizia di carità che avevano un solo cuore e una sola mente. Attraverso di lui e attraverso di lei Cristo compì molte grandi opere“.
Il 1° febbraio 525 Santa Brigida morì a Kildare, all’età di 75 anni. È in questo giorno che da allora si celebra la sua memoria, portandola successivamente a diventare co-patrona d’Irlanda, grazie alla sua opera di diffusione della fede nell’intera isola.
Il suo corpo fu inizialmente conservato a destra dell’altare maggiore della Cattedrale di Kildare, in una tomba ornata di gemme, pietre preziose e corone d’oro e d’argento, ma nell’878, durante le incursioni scandinave, le sue reliquie furono riesumate e trasferite a Downpatrick (oggi in Irlanda del Nord) per riposare insieme a San Patrizio e a San Columba, gli altri due patroni d’Irlanda.
Oggi il cranio di Santa Brigida si trova nella Chiesa di San Giovanni Battista a Lumiar, in Portogallo. Lì, un’iscrizione recita: “Qui, in queste tre tombe, riposano i tre cavalieri irlandesi che portarono la testa di Santa Brigida, Vergine, nativa dell’Irlanda, la cui reliquia è conservata in questa cappella. In memoria di ciò, gli ufficiali dell’altare della stessa Santa fecero sì che ciò fosse fatto nel gennaio del 1283“.
Nelle opere d’arte, Santa Brigida è spesso raffigurata con in mano un libro, una fiamma e una croce. Il manoscritto rappresenta la sua grande cultura e saggezza. La fiamma si riferisce al nome Brigid, che significa “freccia infuocata”, poiché, come detto sopra, le era stato attribuito il nome dalla dea pagana del fuoco. La croce che tiene in mano è comunemente chiamata Croce di Santa Brigida e fu realizzata per la prima volta, secondo la tradizione, dalla stessa santa.
Si dice che un capo pagano, mentre stava morendo, chiese a Santa Brigida di fargli visita. Quando lei arrivò, l’uomo era quasi disperato. In silenzio, la monaca raccolse dei giunchi e li intrecciò abilmente a forma di croce. Quando le chiesero di spiegare cosa stesse facendo, rispose: “Questa è una croce che faccio in onore del figlio della Vergine, che è morto per noi su una croce di legno“. Poi parlò in modo così convincente di Cristo e della sua morte salvifica, che il moribondo chiese immediatamente di essere battezzato e morì da cristiano.
Realizzare una croce di Santa Brigida è uno dei rituali tradizionali in Irlanda per celebrare l’inizio della primavera, il 1° febbraio. Le croci sono fatte di giunchi che vengono tirati piuttosto che tagliati. Vengono appese alle porte e alle travi per proteggere la casa dal fuoco e dal male. Secondo la tradizione, ogni giorno di Santa Brigida viene realizzata una nuova croce e quella vecchia viene bruciata o conservata in soffitta. Si pensa infatti che tenere una croce nel sottotetto sia un buon modo per preservare la casa dal fuoco, che è sempre stato una minaccia importante nelle abitazioni con tetti di paglia o di legno.
Per concludere, la fama di Santa Brigida, detta anche Muire na nGael (Mary of the Irish, in inglese – Maria degli irlandesi, in italiano), fu tale che il suo nome e le sue numerose varianti divennero incredibilmente popolari nei secoli. Tutte le famiglie in Irlanda avevano una figlia che portava questo nome, tanto che quando migravano all’estero, il nome Brigid assumeva il significato di “donna irlandese”.
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(art. 0089)