L’Irlanda del Nord compie 100 anni

La storia del confine dell’Irlanda del Nord risale al 03 maggio 1921, quando viene istituita la frontiera che divide ancora l’isola d’Irlanda in due nazioni

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Il 3 maggio 1921 nasce ufficialmente l’Irlanda del Nord e da quel momento la divisione dell’isola ha efficacia legale.

La nascita di questa nazione è anche l’inizio della storia del confine dell’Irlanda del Nord, cui seguirono decenni di agitazione tra i nazionalisti, che volevano l’indipendenza dal dominio britannico, e gli unionisti, che volevano rimanere nel Regno Unito.

Il confine ha diviso l’isola formata da 32 contee in due giurisdizioni separate. Sei contee nel nord-est hanno dato origine all’Irlanda del Nord, che fa ancora parte del Regno Unito, mentre le altre 26 divennero parte dell’Irish Free State (Libero Stato irlandese o Stato Libero d’Irlanda), successivamente Repubblica d’Irlanda.

Perché è avvenuta la divisione?

Per decenni, i nazionalisti avevano fatto una campagna per l’Home Rule (riconoscimento di autonomia legislativa rispetto a un governo centrale), ma gli unionisti, che erano principalmente protestanti, non volevano essere governati da un parlamento decentralizzato con sede a Dublino.

Gli unionisti avevano la maggioranza nella provincia dell’Ulster nel nord-est, ma in tutta l’Irlanda erano molto più numerosi i nazionalisti, che erano principalmente cattolici.

Nel 1916, quando la Gran Bretagna era impegnata nella Prima guerra mondiale, fu colta alla sprovvista in Irlanda quando i nazionalisti misero in atto una breve ma violenta ribellione: l’Easter Rising (Insurrezione di Pasqua).

La rivolta fu sedata in pochi giorni, ma l’esecuzione da parte della Gran Bretagna di molti dei leader ribelli attirò simpatia e sostegno alla causa nazionalista.

L’insurrezione di Pasqua è ampiamente considerata come il motore della successiva guerra d’indipendenza irlandese, che iniziò nel 1919.

L’anno seguente il governo britannico decise di dividere l’Irlanda, offrendo ai nazionalisti un parlamento a Dublino e dando agli unionisti dell’Ulster il loro parlamento a Belfast. Iniziava così la storia del confine irlandese dell’Irlanda del Nord e del suo controverso tracciato di 310 miglia (500 km).

Perché un simile confine tra l’Irlanda del Nord e il “Sud”?

La provincia dell’Ulster consiste di nove contee, ma solo sei di esse furono incluse nel confine legale dell’Irlanda del Nord.

Questo perché i leader unionisti erano preoccupati dell’opposizione nazionalista sulla partizione e credevano di aver bisogno di una maggioranza interna per rimanere al potere.

L’Ulster Unionist Council arrivò ad accettare che ciò avrebbe significato sacrificare le contee di Donegal, Cavan e Monaghan, che avevano ciascuna una maggioranza cattolica, che supportava la causa dei nazionalisti.

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Il Government of Ireland Act del 1920 aveva aperto la strada per la guida di un nuovo parlamento controllato dagli unionisti a Belfast e delineava un confine, affermando che: “L’Irlanda del Nord è costituita dalle contee parlamentari di Antrim, Armagh, Down, Fermanagh, Londonderry e Tyrone, e dai distretti parlamentari di Belfast e Londonderry“.

La stessa legge prevedeva anche un parlamento separato a Dublino, ma a quel punto, l’Home Rule approvato dagli inglesi non era più sufficiente per i leader rivoluzionari irlandesi.

Quest’ultimi, all’inizio del 1919, avevano istituito un proprio parlamento e stavano combattendo una guerra per la piena indipendenza.

Cosa pensava la gente del confine?

I nazionalisti, a nord e a sud del confine, erano infuriati per la suddivisione e continuarono a fare campagna per l’indipendenza dell’intera isola.

Anche molti unionisti erano amaramente delusi, specialmente quelli che vivevano sul lato sud e che il 3 maggio 1921 si svegliarono con un futuro del tutto incerto.

Gli unionisti e i protestanti delle contee di Monaghan, Cavan e Donegal erano disgustati dalla decisione dell’Ulster Unionist Council di abbandonarli, e come conseguenza non ne vollero più far parte.

La frontiera era stabilita definitivamente?

No. Quando il confine dell’Irlanda del Nord fu imposto per la prima volta e iniziò la propria storia, non era chiaro per quanto tempo sarebbe rimasto in vigore, o se la sua posizione si sarebbe modificata a favore degli unionisti o dei nazionalisti.

Infatti, sei mesi dopo la partizione, il tracciato del confine irlandese fu messo in discussione.

Un negoziato si tenne sotto la Boundary Commission, una commissione di tre uomini, nominata per rivedere la linea di confine e decidere se fosse nella posizione appropriata.

Naturalmente, per i nazionalisti non c’era un confine accettabile in nessuna parte dell’Irlanda, ma alcuni leader irlandesi videro nella commissione l’opportunità di guadagnare più territorio per lo Stato Libero d’Irlanda.

Da sottolineare che la Boundary Commission fu il prodotto di un trattato di pace che pose fine alla guerra d’indipendenza irlandese nel 1921.

L’articolo 12 del trattato prevedeva una Commissione di Confine per rivedere la frontiera esistente, con la delegazione irlandese che credeva ingenuamente che questo avrebbe portato enormi pezzi di terra allo Stato Libero.

Perché le modifiche al confine non sono avvenute?

La nomina della Boundary Commission fu ritardata fino al 1924 e questo ritardo di tre anni ebbe conseguenze per il nazionalismo, permettendo al confine esistente di consolidarsi e di iniziare a far divergere le due economie.

Ma l’azione che cementò la divisione fu la decisione del governo dello Stato Libero di erigere posti di dogana lungo il confine, istituendo di fatto la frontiera nordirlandese.

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In questo modo, la divisione tra il Nord e il Sud divenne più tangibile, influenzando le persone giorno dopo giorno più di qualsiasi altra cosa, e andando a solidificare il confine sotto molti aspetti.

La commissione di tre uomini avrebbe dovuto avere un presidente britannico e un incaricato ciascuno dai governi di Belfast e Dublino, ma Belfast rifiutò di nominare il suo commissario. A questo punto, il governo britannico incaricò un importante unionista per rappresentare gli interessi dell’Irlanda del Nord.

Come prese le proprie decisioni la Boundary Commission?

La commissione visitò le zone di confine e consultò i residenti, ma molti storici concordano che la formulazione ambigua del trattato anglo-irlandese permise al presidente britannico di interpretare il suo compito come meglio credeva.

L’articolo 12 del trattato affermava che la commissione “determina in accordo con i desideri degli abitanti, per quanto possa essere compatibile con le condizioni economiche e geografiche, i confini tra l’Irlanda del Nord e il resto dell’Irlanda“.

Di fatto, la commissione ha chiaramente favorito i fattori economici, specialmente quando ha considerato le grandi città con maggioranze nazionaliste, come Newry, nella contea di Down.

La commissione valutò le entrate portuali di Newry, l’infrastruttura di rifornimento del carbone, e decise che la città era troppo importante per l’industria del lino dell’Irlanda del Nord per essere trasferita a sud.

Da notare che Newry era allora una città importante per il commercio e il trasporto, ma circa tre quarti della sua popolazione era a favore del trasferimento allo Stato Libero. Quindi, questa è la prova inconfutabile del fatto che le condizioni economiche e geografiche prevalsero sui desideri degli abitanti.

Solo un piccolo numero di villaggi di confine, tra cui Crossmaglen, Forkhill e Jonesborough nella contea di Armagh, furono segnalati per il trasferimento allo Stato Libero. Ma nessuna delle città più grandi entrò nella lista di cessione, mandando in fumo le speranze di cittadine con maggioranze cattoliche come Strabane, nella contea di Tyrone.

Qual è stata la reazione alle proposte della Boundary Commission?

Secondo le raccomandazioni della Boundary Commission, lo Stato Libero avrebbe guadagnato 282 miglia quadrate di territorio, ma avrebbe anche ceduto 78 miglia quadrate all’Irlanda del Nord, principalmente intorno al Donegal orientale.

Gli unionisti accolsero la soluzione, ma il governo irlandese rimase inorridito.

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Mappa che illustra le proposte della Boundary Commission per la ridefinizione del confine nordirlandese.

Con un nuovo accordo sui confini firmato nel dicembre 1925, i tre governi concordarono di revocare i poteri della commissione e mantenere il confine esattamente dov’era.

Il rapporto della commissione fu accantonato e non fu reso pubblico fino al 1969.

Qual è la posizione del confine dell’Irlanda del Nord oggi?

Il Government of Ireland Act del 1920 rimane la legge che ha definito il tracciato delle due nazioni, segnando la storia del confine dell’Irlanda del Nord.

Tuttavia, l’area intorno al confine stesso ha visto molti cambiamenti.

Nell’ultima parte del XX secolo, è diventata una zona pesantemente militarizzata durante i cosiddetti Troubles nordirlandesi.

In oltre 30 anni di violenza, la frontiera fu costellata da posti di blocco dell’esercito britannico e fu teatro di regolari attacchi dell’IRA.

Nel 1993, i posti di dogana furono rimossi con l’entrata in vigore del mercato unico europeo.

Dopo l’Accordo del Venerdì Santo del 1998, i controlli da parte dell’esercito sono stati gradualmente smantellati, e le ultime torri di guardia militari sono state eliminate nel 2006.

Quando il Regno Unito ha lasciato l’Unione europea il 31 gennaio 2020, il confine irlandese è diventato l’unico confine terrestre del Regno Unito con l’UE.

Il dibattito sulla Brexit ha spinto i nazionalisti a chiedere un referendum sulla riunificazione dell’Irlanda, ma il potere di indire una votazione spetta al segretario di stato britannico per l’Irlanda del Nord.

Gli unionisti si oppongono a qualsiasi mossa del genere e il primo ministro Boris Johnson ha detto di non vedere nessun segretario dell’Irlanda del Nord prendere in considerazione un voto sul confine per “molto, molto tempo a venire”.

Anche il Taoiseach (primo ministro irlandese), Micheál Martin, è contrario a un referendum sull’unificazione nell’immediato futuro, sostenendo che sarebbe “troppo divisivo” in questa fase del processo di pace.

Allo stato attuale, i sondaggi indicano che la maggioranza delle persone in Irlanda del Nord non è favorevole alla rimozione del confine che è stato creato un secolo fa.

Gli auguri della regina Elisabetta per i 100 anni della nascita dell’Irlanda del Nord

La regina Elisabetta ha voluto rendere omaggio a una “generazione di leader che ha avuto la visione e il coraggio di privilegiare la riconciliazione alla divisione per rendere possibile il progresso politico in Irlanda del Nord”. In una dichiarazione per commemorare il 100° anniversario della nascita dell’Irlanda del Nord, ha anche affermato che “la pace continua è un merito del suo popolo, sulle cui spalle poggia il futuro”.

Ha poi sottolineato che questo anniversario “ci ricorda la nostra storia complessa, e fornisce un’opportunità per riflettere sull’unione e la diversità”.

La regina Elisabetta ha riconosciuto anche l’importante contributo dato dagli irlandesi della Repubblica, definiti “nostri amici e vicini più prossimi”, al successo dell’Irlanda del Nord.

Se è vero che l’Irlanda del Nord compie oggi 100 anni, non sono però previste celebrazioni ufficiali. A causa delle restrizioni di Covid, i grandi raduni all’aperto sono ancora vietati e, inoltre, non c’è l’intenzione di urtare le sensibilità politiche della gente, legate a quel minuto dopo la mezzanotte del 3 maggio 1921 quando un confine apparve sull’isola d’Irlanda.

Mentre gli unionisti dicono che il centesimo anniversario è un motivo per festeggiare, i nazionalisti dicono che non c’è niente da commemorare.

Fonte: BBC


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